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Questo è il mio blog, ma anche il vostro, in quanto qui condividerò, con chi lo desidera, i miei interessi in tutti i loro risvolti, fornendo links, video e articoli su musica, psicologia, informatica e quant' altro mi intriga. Ma spazio particolare spetterà al paranormale, nella sua più ampia accezione di tutto ciò che nel campo dello scibile umano sia ancora privo di una spiegazione "scientifica". Ed ognuno è libero di dire la sua... Enjoy it!!!
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venerdì 31 dicembre 2010
Chiesa del Gesù nuovo, svelato il mistero Musica scolpita nella facciata
martedì 16 novembre 2010
Chi suona è diverso

Qualche dubbio c'era anche venuto,
ma ora ne abbiamo una precisa conferma: chi suona è diverso... o per meglio dire, ha una mente diversa. Un studio condotto su un gruppo di studenti del Vanderbilt Blair School of Music ha permesso infatti di stabilire come la pratica musicale professionale abbia un ruolo anche nella modalità di risoluzione dei problemi della vita quotidiana.
Negli ultini anni la relazione tra musica e cervello è diventata oggetto di studio di numerosi neuroscienziati di tutto il mondo che utilizzano gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie per la risoluzione di patologie neurodegenerative. La domanda che si sono posti i ricercatori della Vanderbilt University mirava invece a conoscere come la musica influenzi effettivamente il cervello, o viceversa.
Per questo sono stati sottoposti ad un test cognitivo venti studenti di musica classica del Vanderbilt Blair School of Music insieme ad altrettanti studenti di psicologia dello stesso istituto. Contemporaneamente, con una tecnica chiamata spettroscopia nel vicino infrarosso, è stata misurata l ossigenazione del sangue nella corteccia.
Dal confronto è emerso che gli studenti di musica utilizzano entrambi gli emisferi del cervello, molto più di quanto non facciano gli altri. Questo comporta una diversa modalità di pensiero detta "pensiero divergente" che consiste nel considerare le cose da punti di vista alternativi, non usuali, che è ritenuta alla base della creatività e che si traduce in un Qi più elevato.Gli studiosi ritengono che ciò sia dovuta alla pratica musicale. Suonare uno strumento richiede infatti lo sviluppo di capacità come l'indipendenza di entrambe le mani e dita, oltre a precise e immediate risposte e sincronismi in seguito a stimoli visivi o uditivi. Queste funzioni, normalmente collegate ad emisferi del cervello diversi, nei musicisti sono invece integrate e rimangono collegate anche in risposta a situazioni non musicali nella vita di tutti i giorni.
giovedì 31 dicembre 2009
DINDI by Antonio Carlos Jobim
Versione strumentale di una della canzoni più dolci che conosco.
venerdì 11 dicembre 2009
Plectrum- Planxty O' Carolan
Suite irlandese di B. Szordikowski (1987) eseguita dal quartetto a plettri "Plectrum",formato da:
Adolfo Tronco- mandolino1;
Massimiliano Del Gaudio- mandolino2;
Roberto Padula- mandola;
Andrea Sensale- chitarra.
Adolfo Tronco- mandolino1;
Massimiliano Del Gaudio- mandolino2;
Roberto Padula- mandola;
Andrea Sensale- chitarra.
mercoledì 9 dicembre 2009
Olé, Mexico!!
Un momento di uno dei concerti per pianoforte e orchestra tenuti recentemente da Simona Padula in Messico. In questa foto: Celaya, settembre 2009, Piano Concerto No. 2 in DO minore, Op.18, di S. Rachmaninoff.
giovedì 26 novembre 2009
Auditorium della chiesa di San Francesco d’Assisi, 20/11/2009
venerdì 20 novembre 2009
Un intenso recital di Simona Padula apre i "Venerdì classici al Vomero"
Caloroso successo della pianista, ospite della nuova rassegna organizzata dall'Associazione Napolinova in collaborazione con la Municipalità 5 del Comune di Napoli.
Abbiamo altre volte sottolineato come il quartiere napoletano del Vomero stia assurgendo a polo principale della musica classica cittadina.
Un ennesimo esempio lo abbiamo avuto recentemente, in occasione dell'apertura della rassegna "Venerdì classici al Vomero", organizzata dall'Associazione Napolinova, in collaborazione con la Municipalità 5 del Comune di Napoli, nell'ambito delle manifestazioni legate a "Musica in Movimento nei Monumenti".
Ospite del concerto inaugurale, tenutosi nell'Auditorium della chiesa di San Francesco d'Assisi, la pianista Simona Padula, vomerese DOC, reduce da una trionfale tournée messicana, che ha proposto un repertorio rivolto alla produzione del Settecento e dell'Ottocento.
Brano iniziale, preceduto da una esauriente spiegazione dell'artista, Kinderszenen (Scene infantili), op. 15 (1838) di Schumann, scritto dal compositore tedesco durante uno dei tanti periodi di distacco dall'amata Clara Wieck, che precedettero il loro matrimonio, avvenuto nel 1840.
Si tratta di una raccolta di tredici brani, vere e proprie miniature, dove l'autore guarda all'infanzia con gli occhi nostalgici dell'adulto e, pur non essendo molto nota nella sua interezza, è caratterizzata dalla presenza di Träumerei (Sogno), pezzo fra i più famosi di Schumann.
E' stata poi la volta della Fantasia in do minore K.475 che Mozart scrisse nel 1785, abbinandola alla Sonata in do minore K 457, ma i due brani hanno, fino ad un recente passato, conosciuto vite autonome e solo raramente sono eseguiti insieme.
Particolarità di questa sonata è quella di essere stata composta per il fortepiano e quindi presenta timbri specifici dello strumento, a differenza di molti altri lavori mozartiani, nati per il clavicembalo e poi entrati a far parte del repertorio pianistico.
Terza composizione in programma, la Sonata n. 14, in do diesis minore op. 27, n.2 (1801) che Beethoven dedicò alla contessa diciassettenne Giulietta Guicciardi.
L'autore la definì "sonata quasi una fantasia", in quanto non seguiva rigorosamente gli schemi del genere, mentre l'appellativo "Al chiaro di luna", con la quale è ormai passata alla storia, risulta postumo e si deve al critico musicale Ludwig Rellstab.
Parte finale dedicata a due brani di Liszt, Studio n. 6 in la minore (Tema e variazioni sul Capriccio n. 24 di Paganini), da Grandes Études de Paganini, S.141 (1851) e "Après une lecture du Dante: Fantasia quasi sonata" (1849), il pezzo più lungo ed elaborato nell'ambito del secondo volume de "Les Années de Pèlerinage", che fa riferimento alla Divina Commedia e, in particolare, descrive gli stati d'animo contrastanti delle anime dell'Inferno e del Paradiso.
Come si può constatare, il programma scelto dalla Padula conteneva tutta una serie di spunti, di volta in volta romantici, drammatici, virtuosistici, permettendo all'artista di evidenziare la sua estrema bravura, contraddistinta da una forte intensità esecutiva ed un tocco elegante e raffinato.
Grandissimo successo di pubblico, con molti spettatori rimasti addirittura in piedi (e in silenzio) durante l'intero concerto, segno ulteriore del carisma della pianista.
In conclusione un ottimo inizio per questa breve ma interessante rassegna, che si protrarrà fino a metà dicembre.
Incollato da <http://guide.supereva.it/critica_di_musica_classica/interventi/2009/11/un-intenso-recital-di-simona-padula-apre-i-venerdi-classici-al-vomero>
martedì 31 luglio 2007
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