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giovedì 3 dicembre 2009

La Remote Viewing, ovvero la Visione a Distanza

“Il segreto è stato rivelato: la visione a distanza esiste, funziona ed è stata sperimentata, provata e utilizzata dai servizi segreti per oltre vent’anni. Le recenti ammissioni del Governo (degli Stati Uniti) riguardanti l’uso di strumenti bellici di carattere metafisico sono una testimonianza cruciale e inconfutabile del fatto che ciò che ho detto adesso è la verità...”



Il Maggiore (dell’esercito statunitense) David Morehouse
“Entrò in trance. E mentre vi si trovava, ci diede delle coordinate  geografiche. Zoomammo con le fotocamere satellitari su quel punto, e l’aereo disperso era lì.

Il ricercatore del paranormale Ingo Swan coniò il termine “visione a distanza” come termine scientifico neutrale per descrivere il processo mediante il quale un osservatore percepisce informazioni su una località distante, servendosi di qualcosa di diverso dai cinque sensi conosciuti. Inizialmente esso si riferiva soltanto alle situazioni in cui l’Esercito degli Stati Uniti si serviva di un protocollo di ricerca minuziosamente disciplinato, ma gradualmente il termine è entrato nell’uso comune per indicare l’abilità di percepire informazioni nascoste o a distanza avvalendosi di mezzi metafisici.
La differenza tra la visione a distanza e l’esperienza extracorporea
Puthoff e Targ scrissero nel loro saggio classico “A Perceptual Channel for Information over Kilometer Distances” (Un canale percettivo per informazioni poste a chilometri di distanza) del 1976 che avevano scelto il termine “visione a distanza” in quanto termine neutrale libero dalle associazioni aprioristiche e dai pregiudizi che caratterizzavano i termini autoscopia (letteratura medica), esteriorizzazione o dissociazione (letteratura psicologica) e proiezione astrale (letteratura dell’occulto). Altri investigatori preferiscono utilizzare il termine neutro “cognizione anomala”.
Tuttavia, esiste ancora una sovrapposizione nell’uso generale dei termini Visione a Distanza ed Esperienza Extracorporea. I ricercatori che volontariamente le sperimentano entrambe sostengono che c’è una differenza tra l’esperienza extracorporea, nella quale l’osservatore percepisce come se fosse fisicamente presente, e la visione a distanza, nella quale l’osservatore è in grado di ottenere, grazie alla chiaroveggenza, tutti i tipi di informazioni riguardanti l’oggetto che non è fisicamente osservabile.
Come afferma Joseph McMoneagle nel suo libro Remote Viewing Secrets (I segreti della visione a distanza) del 2000, l’osservatore a distanza sta seduto in una stanza e descrive percezioni di un oggetto posto in un altro luogo. Sebbene l’osservatore sia in grado di descrivere con precisione quell’altro luogo, non c’è alcun dubbio che questi sia presente nella stanza in cui si trova il suo corpo. Al contrario, nell’esperienza extracorporea, le persone percepiscono di essersi recate in quell’altro luogo e di esservi state presenti in ogni forma tranne che in quella del corpo fisico (McMoneagle 2000: 176-177).
La ricerca militare sulla visione a distanza
Per più di vent’anni, le forze militari degli Stati Uniti hanno destinato ogni anno uno stanziamento di settanta milioni di dollari alla ricerca metafisica con particolare riferimento alla “visione a distanza”.
Per quanto ciò possa sembrare sorprendente per coloro che hanno poca dimistichezza con i fenomeni metafisici, questo e molto altro è stato fatto e viene fatto tutt’oggi negli Stati Uniti, in Russia e in Cina. La Francia non ha detto nulla in merito, ma possiede la popolazione e la conoscenza metafisica avanzata per far parte del novero dei Paesi che potrebbero praticare la visione a distanza.
Nel suo interessantissimo libro, Remote Viewers – The Secret History of America’s Psychic Spies (Osservatori a distanza – La Storia Segreta delle Spie Psichiche dell’America) del 1997, Jim Schnabel cita una gran quantità di fonti altamente affidabili, compreso un Presidente degli Stati Uniti, che parlano della realtà della Visione a Distanza applicata ad obiettivi militari. Ecco alcune delle loro affermazioni sbalorditive che hanno già trovato il loro posto nella storia dei fenomeni metafisici:
“Non mi è mai piaciuto fare dibattiti con gli scettici, perché se non si crede che la visione a distanza è reale, allora non si è fatto bene il proprio lavoro.”
Il Generale Maggiore dell’Esercito degli Stati Uniti Edmund R. Thompson, Assistente Capo dell’Intelligence, 1977-81, Vice Direttore della Gerenza e delle Operazioni, DIA, 1982-84 (Schnabel 1997: copertina).
“Non si può esserne coinvolti senza convincersi che c’è qualcosa”
Norm J., ex alto ufficiale della CIA addetto agli osservatori a distanza (Schnabel 1997: copertina).
“Ci sono stati dei momenti in cui volevano premere bottoni e sganciare bombe sulla base delle nostre informazioni.”
Dott. Hal Puthoff, ex direttore del programma sulla visione a distanza (Schnabel 1997: copertina).
“Entrò in trance. E mentre vi si trovava, ci diede delle coordinate geografiche. Zoomammo con le fotocamere satellitari su quel punto, e l’aereo disperso era lì.”
L’ex Presidente statunitense Jimmy Carter, ricordando un’operazione di visione a distanza del 1978 (Schnabel 1997: copertina).
Negli Stati Uniti, lo Stanford Research Institute è stata la sede in cui furono condotti molti degli esperimenti originari. Il fisico Hal Puthoff era il direttore del Programma sulla Visione a Distanza. Il personale coinvolto in questo programma di proiezione astrale e visione a distanza (secondo Schnabel 1997) comprendeva anche:
• L’Ammiraglio Stanfield Turner, Direttore della CIA dal 1977 al 1991
• Il Generale Maggiore Ed Thompson, Assistente Capo del Personale dell’Intelligence dell’Esercito degli Stati Uniti. In particolare, egli era a conoscenza del fatto che i Russi erano in possesso di tecniche avanzate nell’ambito dei fenomeni metafisici, e se ne servivano per motivi di spionaggio militare nella visione a distanza e nell’ipnosi telepatica a lunga distanza
• Il Sergente Mel Riley (1978-90)
• Il Sergente Lyn Buchanan, il Maggiore Ed Dames e il Colonello John Alexander dell’Intelligence dell’esercito e del Comando della Sicurezza degli Stati Uniti
• L’osservatore remoto di talento Ingo Swann, che fu il primo soggetto a sottoporsi ai test di Puthoff sulle esperienze extracorporee
• Lo scienziato della CIA Richard Kennet, che collaborò con Pat Price e Hal Puthoff
• Keith Harary, osservatore a distanza di talento
• John McMahon, capo dell’Ufficio del Servizio Tecnico della CIA dal 1974 al 1976 e in seguito Vice Direttore della CIA – il quale fu uno dei principali sostenitori della visione a distanza e divenne investigatore in prima persona – si convinse dell’autenticità della visione a distanza quando sperimentò personalmente questo sbalorditivo fenomeno metafisico
• Patrick Price, sensitivo di grande talento, la cui visione a distanza era altamente coincidente con quella di Ingo Swann. Price, attraverso la visione a distanza, descrisse con precisione “i dettagli di una installazione segreta del Pentagono nelle colline del villaggio di Sugar Grove, nella Virginia Occidentale…” Fra le sue funzioni segrete c’erano l’intercettazione di telefonate intercontinentali e il controllo dei satelliti spia degli Stati Uniti. Grazie alla sua visione a distanza, Price fu anche estremamente accurato nel penetrare nell’installazione russa del Monte Narodnaya, nella regione remota dei Monti Urali settentrionali. La CIA confermò la precisione della visione a distanza di Price.
In questo campo, il sito Internet più completo, dotato di un gran numero di collegamenti ipertestuali ad articoli giornalistici specialistici e saggi accademici scritti dalle maggiori autorità in materia, è quello di Joseph McMoneagle.
Psychic  Warrior
Il Maggiore David A. Morehouse, ufficiale pluridecorato dell’esercito degli Stati Uniti, dal 1987 al 1991 venne assegnato a diversi programmi di alto livello ad accesso speciale nel Comando di Sicurezza dell’Intelligence dell’Esercito degli Stati Uniti e nell’Agenzia per l’Intelligence della Difesa. Nel suo libro del 1996 Psychic Warrior – The True Story of the CIA’s Paranormal Espionage Program (Guerriero Metafisico – La Storia Vera del Programma di Spionaggio Paranormale della CIA) egli cita delle figure chiave del programma:
Il segreto è stato rivelato: la visione a distanza esiste, funziona ed è stata sperimentata, provata e utilizzata dai servizi segreti per oltre vent’anni. Le recenti ammissioni del Governo (degli Stati Uniti) riguardanti l’uso di strumenti bellici di carattere metafisico sono una testimonianza cruciale e inconfutabile del fatto che ciò che ho detto adesso è la verità. Il governo della nazione più potente di questa terra ha ammesso di essere a conoscenza del fatto che gli esseri umani possono trascendere il tempo e lo spazio per vedere persone, luoghi, cose ed eventi distanti, e che è possibile riferire informazioni ottenute in tal modo. Spero comprendiate il significato di questa informazione (Morehouse 1996).
Morehouse sostiene pure di avere avuto, insieme ad altri osservatori remoti, contatti regolari con esseri dell’Aldilà. Vedi Psychic Warrior e l’ intervista (in lingua inglese). Nel suo saggio CIA-Initiated Remote Viewing At Stanford Research Institute il Dott. Hal Puthoff, direttore del programma iniziale di ricerca sulla visione a distanza, svela alcuni dettagli dei risultati integrati del programma che, a suo avviso, forniscono la prova inequivocabile della capacità umana di accedere ad eventi distanti sia nel tempo che nello spazio.
Mi stupisco del fatto che questo progetto, per forza di cose segreto, sia stato portato avanti per così tanto tempo dall’esercito degli Stati Uniti senza incontrare la forte opposizione dei materialisti, delle religioni istituzionalizzate e dei fondamentalisti. Chiaramente, i militari e le agenzie di spionaggio hanno deciso che la visione a distanza oggettivamente provata trascendesse qualunque obiezione basata sulle convinzioni religiose soggettive dei fondamentalisti e delle chiese istituzionalizzate.
Secondo diverse fonti, la CIA intraprese il programma sulla visione a distanza su richiesta del Congresso degli Stati Uniti e vide interrotti i suoi finanziamenti nel 1995. La ragione ufficiale di ciò fu l’opinione contraria di due scienziati. Tuttavia, secondo il libro di Joseph McMoneagle, Mind Trek (Spedizione della mente) del 1997, a questi scienziati non venne mostrato il 99% dei risultati documentati degli esperimenti sulla visione a distanza, che erano e sono ancora archiviati, venne loro impedito di parlare con gli osservatori a distanza e con i direttori del progetto e non venne dato loro alcun mezzo per valutare l’operatività delle informazioni che vennero loro comunicate (1997: 218-229).
La visione a distanza diventa un affare commerciale
Molti degli osservatori a distanza precedentemente coinvolti nel programma militare oggi mettono le loro capacità a disposizione di imprese private e possono essere contattati presso il Cognitive Sciences Laboratory (CSL) con sede in California.
Ed Dames, ex osservatore a distanza dell’esercito statunitense e oggi presidente della sua società commerciale di visione a distanza, che lavora per conto dell’intelligence americana, sostiene che i suoi clienti non sono tenuti a sborsare un centesimo se i risultati non sono accurati. Egli afferma che durante la Guerra del Golfo la sua società ha intrapreso con successo operazioni di visione a distanza per conto di agenzie di intelligence. Ed Dames dichiara, tra l’altro, “Quando dei generali dell’esercito chiedono di sapere da dove vengono i nemici, occorre fornire loro informazioni estremamente precise” (Dames 2000).
Da quando la visione a distanza è divenuta di pubblico dominio, ha dimostrato la sua efficacia sul mercato – al momento in cui scrivo (2001) il motore di ricerca Google fornisce più di 610.000 risultati per il termine “remote viewing” (visione a distanza, n.d.t.).
Una minaccia militare?
Realisticamente, nessuno sa con certezza chi abbia fatto più progressi nell’ambito della visione a distanza. Per esempio, secondo Tim Rifat (1999), è noto che i militari e le agenzie di intelligence di Russia e Cina sono molto avanti in questo campo. Ingo Swann, per molti anni in prima linea nella ricerca sulla visione a distanza, sostiene che i russi hanno venduto le loro conoscenze ad altri Paesi:
Diverse fonti piuttosto attendibili mi hanno informato del fatto che due importanti nazioni stanno facendo progressi nelle applicazioni dell’ energia psichica, una delle quali è la visione a distanza. Si ritiene che anche una terza nazione più piccola, ben nota per il suo odio nei confronti dello stile di vita americano, del quale non fa mistero, stia facendo progressi in questo campo. Credo a queste fonti, perché sono a conoscenza del fatto che la Russia postcomunista ha venduto per ben tre volte, in cambio di grossissime somme di denaro, i segreti metafisici sovietici allo scopo di reperire la valuta straniera di cui ha bisogno. Vedi le Affermazioni di Ingo Swann sulla Visione a Distanza rilasciate il 1° dicembre del 1995 (in lingua inglese).
Il fatto che i sovietici fossero all’avanguardia in questo campo era stato rivelato nel libro di Martin Ebon del 1983 Psychic Warfare: Threat or Illusion? (Guerra metafisica: minaccia o illusione?). Swann sostiene che “Tra il 1969 e il 1971 fonti dei servizi segreti americani iniziarono a scoprire e a confermare che l’Unione Sovietica era pienamente coinvolta nella cosiddetta ricerca metafisica. Nel 1970 si scoprì che i sovietici vi investivano circa 60 milioni di rubli all’anno, e oltre 300 milioni nel 1975 (Swann 1995). E fu per fronteggiare questo programma, afferma, che si diede vita al Programma Americano sulla Visione a Distanza.
I poteri metafisici della Cina – Gli osservatori a distanza e i superpsichici.
Chiunque sappia qualcosa di metafisica rimarrebbe profondamente sorpreso da quello che i cinesi sono riusciti a fare. Ma il governo cinese ha lasciato filtrare solo delle informazioni limitate sul reale potere dei suoi supersensitivi.
Ripeto, nessuno sa realmente quanto siano realmente avanzate le principali potenze nel campo della visione a distanza. È logico che tutti i progressi fatti nel campo della visione a distanza siano da considerare materiale segretissimo.
Tuttavia, le informazioni limitate di cui disponiamo sono più che sufficienti a capire che la Cina, dal punto di vista metafisico, è probabilmente più avanti degli Stati Uniti, della Russia e di qualunque altro Paese che rappresenti una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale americana, e questo fatto può costituire motivo di allarme.
Occorre ricordare che il governo cinese finanzia i fenomeni metafisici – e tratta i suoi sensitivi più dotati come “tesori nazionali”. Promuove, inoltre, un programma attivo di reclutamento dei sensitivi realmente dotati. Si comincia alle elementari con i programmi di selezione e di addestramento rivolti a coloro che mostrano doti metafisiche. A causa della sua vasta popolazione, è ragionevole attendersi che in Cina ci sia un numero di sensitivi più elevato che in qualunque altro posto al mondo.
I cinesi sostengono di avere superpsichici come Zhang Baosheng che sarebbero in grado di accelerare la struttura molecolare del loro corpo per penetrare, a proprio piacere, attraverso oggetti solidi – come pareti in muratura. Sostengono pure di avere osservatori a distanza di grande talento. Ciò vuol dire che i cinesi sono certi di avere sensitivi di grande talento capaci di leggere documenti riposti in luoghi sicuri (Dong e Raffill 1997). Vedi la recensione (in inglese) del libro China’s Super Psychics (I Superpsichici della Cina).
Nel loro libro, China’s Super Psychics (I Superpsichici della Cina), Paul Dong e Thomas E. Raffill sostengono:
La vasta popolazione della Cina, incoraggiata da un governo che promuove assiduamente la ricerca metafisica, ha sviluppato una percentuale insolitamente elevata di praticanti con capacità metafisiche. Si stima che ci siano oggi in Cina cinquemila bambini sensitivi, da trecento a cinquecento sensitivi adulti e più di trenta superpsichici.
Per colpa di quegli scettici dalla mentalità chiusa che vogliono escludere i fenomeni metafisici dalle priorità della sicurezza nazionale, il risultato inevitabile sarà quello di lasciare l’Occidente impreparato – il che potrebbe avere conseguenze devastanti. L’Occidente vuole forse correre i rischi di una tale omissione?
Con assoluta certezza, laddove ci siano fenomeni metafisici avanzati, si troveranno prove dell’esistenza di una vita dopo la morte – le due cose sono inevitabilmente connesse fra loro.

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