Cerca nel blog o nel web

venerdì 30 aprile 2010

India, eremita a digiuno da 70 anni. La Nasa lo studia


New Delhi, 29 aprile 2010 - La scienza vuole svelare il segreto di Prahlad Jani, l'uomo che sostiene di sopravvivere da oltre 70 anni senza mangiare e bere, per questo motivo oltre 30 luminari in questi giorni sono impegnati a studiare e indagare a fondo il corpo di questo vecchio yoghi indiano.

L’eremita di 82 anni, che vive in una grotta nello Stato settentrionale del Gujarat, si trova da una settimana in isolamento in un ospedale di Ahmedabad dove e’ sottoposto a un completo check-up che comprende la risonanza magnetica, controllo del cuore e elettroencefalogramma, altre a regolari analisi del sangue. I suoi movimenti sono sorvegliati da due telecamere fisse e una mobile.

In un servizio trasmesso oggi, il canale televisivo Cnn-Ibn lo ha mostrato seduto sul letto nella classica posizione del loto, con una tunica rossa e un grosso anello d’oro al naso.
Jani sostiene di non avere mai fame o sete, di non andare mai in bagno e di nutrirsi con le ‘’energie’’ provenienti dalla meditazione e da un’antica pratica yoga.

L’esperimento e’ stato organizzato da un centro medico del ministero della Difesa con l’obiettivo di capire come e’ possibile per un essere umano vivere senza alcuna alimentazione.
‘’Se riusciamo a comprendere il fenomeno, possiamo studiare delle tecniche per aiutare le persone a resistere a fame e sete’’ ha spiegato il direttore del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), aggiungendo che la tecnica potrebbe essere utile a militari e anche astronauti in missioni spaziali.

Gli scienziati della Difesa, insieme ad alcuni esperti della Nasa, avevano gia’ cercato una spiegazione scientifica nel 2003 quando Jani fu esaminato per una decina di giorni, sempre in una camera di ospedale controllata 24 ore su 24. I medici furono sorpresi dalle capacita’ dello yoghi di controllare a proprio piacimento il livello delle urine. Secondo il neurologo Sudhir Shah, che ha gia’ studiato diversi casi di digiuno prolungato tra i santoni indiani, sembra che l’ultraottantenne ‘’sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi, a suo piacimento, rimandarla in circolo’’.
Il test durera’ ancora una settimana. I medici sono sorpresi di come l’asceta, nonostante la magrezza, si trovi in ottime condizioni di salute e abbia ‘’il cervello di un venticinquenne’’.

Originario di un povero villaggio del Gujarat
, Jani dice di aver ottenuto i suoi poteri dalla dea indu’ Durga. Tra la popolazione locale e’ considerato un ‘’santo’’ e chiamato rispettosamente ‘’mataji’’.
Secondo gli esperti di yoga e filosofie orientali, c’e’ una tecnica nota come ‘’breatarianismo’’ che consiste nell’assorbire tutte le sostanze vitali di cui ha bisogno un essere umano dalle ‘’energie’’ dell’universo. Il digiuno, in particolare, e’ visto come un dominio della mente sul corpo. Tuttavia ci sono molti scettici, e non solo negli ambienti medico-scientifici.

Il caso di Jani e’ stato infatti denunciato come una ‘bufala’’ dall’Indian Rationalist Association, famosa per ‘’smascherare’’ falsi guru e santoni. ‘’E’ scioccante che il governo e anche i medici si siano mostrati cosi’ ingenui da credere che un uomo possa vivere cosi’ a lungo senza bere e mangiare’’ aveva scritto il presidente Sanal Edamaruku in una lettera al ministero della Difesa.

venerdì 16 aprile 2010

Il computer sa cosa pensi. Un software legge la mente

LEGGERE la mente non è più un'attività riservata agli studiosi delle psiche o ai maghi. Il colosso dei microprocessori Intel ha appena presentato un software in grado di indovinare con estrema accuratezza cosa una persona sta pensando tramite l'analisi della sua attività cerebrale.

Il sistema è stato dimostrato per la prima volta al Tech Heaven di New York. La tecnica è ancora in una fase di sviluppo, ma promette di aprire scenari potenzialmente rivoluzionari tanto nell'informatica di consumo che nell'assistenza alle persone affette da gravi handicap fisici.

Il programma messo a punto da Intel è collegato a un'apparecchiatura per la risonanza magnetica. A un soggetto viene chiesto di pensare una serie di nomi comuni suggeriti da un ricercatore. L'algoritmo associa a ogni parola le aree del cervello che si attivano quando esse vengono pensate. Successivamente, al soggetto viene chiesto di pensare a una delle parole precedentemente suggeritegli. Durante i test, il sistema creato da Intel ha mostrato un'accuratezza superiore al 90 per cento.

I maggiori limiti della tecnologia sono legati all'ingombro e al costo delle attuali apparecchiature per la risonanza magnetica. Ma secondo Dean Pomerleau, ricercatore dei laboratori Intel, i progressi nel settore permetteranno in un futuro prossimo di far entrare tutto il necessario nell'ingombro di un cappello. Un altro sviluppo riguarderà la possibilità di individuare parole riferite a concetti astratti e non solo a persone o oggetti.

Lo scopo dei ricercatori che lavorano a queste applicazioni non è creare nuove macchine della verità, ma fornire nuove modalità di interazione tra l'uomo e le macchine. Se la ricerca andrà avanti, in futuro sarà possibile comandare un computer senza usare tastiera, mouse o touch-screen. Ma la ricaduta più importante si avrebbe nell'assistenza alle persone affette da gravi invalidità o menomazioni fisiche, che potrebbero riacquistare una parziale autosufficienza manovrando col pensiero sedie a rotelle, sintetizzatori vocali e altri strumenti di assistenza fisica.